Quando la rete non è più un pericolo
Se ci pensiamo bene oggi come oggi ogni frode ha necessità della rete.
Siamo tutti potenziali vittime della rete, nessuno escluso, adulti, bambini, anziani, disoccupati, impiegati e così via….persino i bulli, quelli che un tempo ti aspettavano fuori dalla scuola pronti a farti pagare pegno, adesso si nascondono nella rete spesso lasciando segni ben più pesanti del furto della merenda.
Ma fermiamoci un secondo e chiediamoci se tutto ciò sia effettivamente inevitabile o se ciascuno di noi, a modo suo, può fare qualcosa per ridurre il rischio. Vi aiutiamo noi, la risposta corretta è la seconda ed è compito nostro, di quelli informaticamente autosufficienti dare una mano.
Esistono numerosi software di parental control, alcuni open source (gratuiti) altri a pagamento, per adesso ci limitiamo a passare 3 piccoli accorgimenti (con la massima disponibilità ad approfondire l’argomento in seguito) che a molti sembreranno forse banali ma che nonostante questo spesso non vengono applicati:
SMARTPHONES E TABLET: Settate le impostazioni di sicurezza per i bambini creando profili limitati e bloccando gli acquisti nei negozi virtuali. Ogni device, a modo suo, prevede questa possibilità gratuitamente.
COMPUTER FISSI E PORTATILI: Gli antivirus più evoluti sono oramai dotati di filtri parental control attivateli (es. Eset Parental Control oppure Kaspersky Safe Kids). Se hai Windows 10 crea gratuitamente un account e gestisci la sicurezza della tua famiglia dal web.
CONTROLLO COMPLETO: Esistono software di monitoraggio completo che seguono passo passo i movimenti dei bambini nella rete con filtri social, ricerca sicura e rilevamento della posizione (es. Qustodio software).
Quasi tutti i software a pagamento prevedono un periodo di prova gratuito ed una configurazione abbastanza semplice per ogni device.
Da settembre AmicoBIT varerà il progetto EduBIT completamente gratuito per le scuole e rivolto sia ai bambini che ai loro genitori, per maggiori informazioni scrivi a info@amicobit.com.
Articolo scritto per il mensile Quello che c’è – Settembre 2016